Le banche sono amministrate da stupidi. Questo prima del 2008, ma ancora adesso.É questo il messaggio che resta in memoria all’uscita dal cinema. Si certo, il film é pieno di citazioni interessanti. Di interrogativi cruciali : perché l’America non ha più gli anticorpi per impedire queste truffe sistemiche? Reggerá il capitalismo privo di etica? Perché gli uomini amano affidarsi agli imbonitori? Perché la verità non sta a cuore a nessuno?
Non ti servono le mie risposte, vero?
Ma che il mondo sia in mano a degli stupidi è una prospettiva su cui riflettere. Rispetto ad anni fa il numero delle decisioni prese da altri che influenzano la nostra vita é aumentato di molto, sia perché siamo in sette miliardi e mezzo sulla terra quando cento anni orsono eravamo solo un quarto di questo numero, sia perché la complessità é molto aumentata. E conseguentemente è aumentata la probabilità di errore. Parallelamente é diminuita la capacità critica media , resa bene da parametri come il numero di vocaboli mediamente usati e le capacità matematiche.
Quindi più processi decisionali di uomini meno logici e meno etici, perché inzuppati di soggettivismo. Mi pare poi che il ricorso sistematico a protocolli e procedure per impedire errori ( il cosiddetto Sistema Qualità) ne é la dimostrazione indiretta.
Ecco questo film serviva a questo. A fare riflettere sulla incapacità di riflettere. Una antinomia?