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Underview movie's whispers
di Paolo Toniolo

La bella gente

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La bella gente
Sono molti i temi trattati nel film a cui va senz’altro un plauso per le luci e le ambientazioni domestiche volutamente eccessive , ma una critica per la colonna musicale .
Il rapporto genitori figli che verrà sviluppato in un successivo film dal regista , dal  titolo I nostri figli. L’ipocrisia di un mondo piccolo Borghese italiano.
La volgarità e di cattivo gusto dei neo arricchiti italiani.
La strana convivenza di questi coatti con la borghesia illuminata di sinistra, una confidenza fatta di alleanze e di interessi comuni molto materiali. Temi purtroppo attuali alla luce delle cronache di Mafia Capotale .
Il contrasto tra una elitario passato rivoluzionario e una realtà compromessa da piccoli tic  come lo shopping , la piscina e la eccessivamente “bella ” casa.
Il disorientamento che trasuda dai dialoghi tra padre e figlio in cui le risposte sono troppe volte parole come non so, niente, boh, segnalano quello che verrà sviluppato dal regista nel successivo film e cioè una incomunicabilità non solo di generazione ma esistenziale .
In questo scenario ambientato in campagna in una quiete che fa da sfondo a un dramma il vero tema del film è il solidarismo italiano di marca catto comunista.
La protagonista che ha fatto del servizio e dell’aiuto agli altri una professione si vuole permettere persino di aiutare e redimere una prostituta portandola in casa .
Ne emerge un conflitto tra donna e donna basato sulla violenza di chi ha il potere rispetto a chi lo deve subire.
La solidarista getta la sua maschera.
Una famiglia dominata dal potere della donna sul marito e sul figlio dove irrompe la bellezza e la freschezza innocente di una bambina che capisce velocemente le cose ma che per sua natura la porteranno a costituire un pericolo per il dominio della femmina sulla famiglia. Tutte cose che potevano benissimo essere sapute e conosciute prima. Prima cioè di illudere questa ragazza.
Ma il solidarismo si dice che è una una opportunità per chi lo pratica.
E infatti non manca la padrona di casa, la solidarista, di giocare con il suo nuovo trofeo , di trarre beneficio da questa nuova presenza femminile dapprima giocando a fare lo shopping per lei , poi assoggettandola e costringendola a un ruolo di subalternità all’interno della casa fino a lasciarla nelle mani dei maschi che una volta tanto faranno il loro dovere cioè i maschi .
Ma quando questa nuova ragazza bella e giovane e procace minaccia l’equilibrio basato e centrato sul potere della vecchia femmina verrá cacciata distruggendo quello che di più caro le persone possono avere , cioè la speranza.
Se la ragazza  uscita dalla giro della prostituzione ha cominciato a nutrire delle speranze , basate magari sul desiderio che il mondo capitalistico può  offrire come cinicamente e perfidamente non mancherà di far notare la padrona di casa , proprio quelle speranze le verranno sottratte. Questo è la perfidia e la violenza più grave che vengono perpetrate nei confronti di questa ragazza dapprima salvata e poi buttata via come un giocattolo ormai vecchio.
Nonostante il film sia del 2009 esso è oggi più che mai attuale se questo solidarismo d’accatto lo pensiamo applicato ai nuovi profughi che provengono dall’Africa .
Ora come nel film. predomina l’emotività, l’ipocrisia, una dimensione interiore buonista .
Il cinismo di chi propaganda queste tragedie per opportunità .
Di chi prima gioca o specula sulle speranze di salvezza dei disperati per poi abbandonarli al loro destino .


Trama
5
Fotografia
5
Colonna sonora
5
Voto finale
5

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