Le relazioni omosessuali in Italia, oggi 2015, non sono per niente “normali” e se un merito questo film lo ha è proprio quello di provare a narrarne una normalmente .
Quindi un film politicamente corretto, ma in una Italia che fa orecchie da mercante al riconoscimento delle coppie omosessuali .
A cominciare dal Governo .
E la regia vuole con esattezza che questa storia sia una tutta italiana .
I primi piani molto belli di Roma e gli arredamenti dal gusto italiano, ma anche gli abiti dei protagonisti. E la Ferrilli, romanissima .
È quindi un film impegnato, si sarebbe detto qualche anno addietro, ma non ideologico .Non solo attuale quindi . E lo si capisce guardando le coppie in sala .
Tuttavia la storia se avesse riguardato una coppia etero sarebbe stata inconsistente . È questo il limite del film . Controprova : lei e lui over 50 , con proprie storie concluse alle spalle, convivono . Ma lei ha un rigurgito sentimentale con un vecchio amico. Lui se ne accorge , discutono , provano ad aggiustare, ma si lasciano. Nel finale però ritornano insieme. Banale come storia, no ? Tuttavia potrebbe reggere solo se l’intensità dei sentimenti irrompesse sul pubblico . Ecco , nel film non si sente questa intensità. La regia ci prova con i primi piani delle attrici, ma non bastano .
Per il resto non delude la regia della Tognazzi né la recitazione delle protagoniste, calate in personaggi a loro congeniali, ma caratterialmente già spesso più volte interpretati .
Belle le ambientazioni di modernariato, con la libreria Memphis e altri pezzi del design italiano; disinvolta la Ferrilli con i giubbotti “chiodo” interpretati con italianissima eleganza. E poi Roma vista con occhio attento .
E non manca una citazione al premio Nobel Alice Munro . Al suo ” Troppa felicità”, che narra di amori complicati .
E a complicare le esistenze nel film ci pensano le donne perché i maschi sono in qualche modo residuali e marginali, come vuole la vulgata corrente .
Imbalsamati in cliché quale quello che li vuole sempre distratti rispetto alle compagne, attratti da improbabili partire di calcio, capaci di cucinare solo la carne, ma soprattutto tanto disattenti quanto immersi nel loro cameratismo .
Il finale é tutto per loro . Ormai marginali nella vita della donna al punto di non accorgersi , tra un bicchiere e una sigaretta, che Margherita Bui ha da tempo lasciato in silenzio la loro cena, mentre semplicisticamente la pensano ancora lí, in casa con loro senza far rumore .