Il prolungarsi dell’aspettativa di vita porta a molti la cattiva condizione di una demenza senile che appare difficile da gestire e da condividere. E il nostro mondo non è tagliato per accogliere questa fase esistenziale dolorosa.
Philippe Le Guay però riesce a parlarne in modo leggero e simpatico affidandosi alla splendida interpretazione degli attori.
Rochefort interpreta il vecchietto rimbambito con un sorriso e una eleganza che non fanno mai intristire lo spettatore.
Il film è molto francese : nella scelta degli abiti e nell’arredamento degli interni trasfonde una eleganza colorata e sobria ad una atmosfera mai piagnona, ma anzi graziosa e gioiosa.
Mi è piaciuta molto Sandrine Kimberlaine nel ruolo di figlia. Ha saputo trasportarci dentro ad un rapporto pieno di dolce affetto e amore per il vecchio padre.
Ecco, forse l’elemento che ci colpisce e che ci piace maggiormente di questo film sono proprio l’affetto famigliare e l’amore figliale : ad essi il regista affida il tramonto della vita.