La Belle Époque
Victor e Marianne sono una coppia senile che si frantuma. Lui è un fumettista disoccupato, a causa della crisi delle riviste cartacee dopo l’invasione di internet e odia la tecnologia, mentre lei all’opposto vi si immerge convinta di trovarvi una nuova giovinezza.
Se la moglie vive una trasposizione della realtà dentro i nuovi mondi virtuali Victor, personaggio antimoderno e romantico,
si rifugia nella nostalgia della sua giovinezza recitando se stesso in un set appositamente allestito per consentirgli di rivivere un suo giorno speciale del 1974.
E mentre Victor rivive sul set un amore vero, pur cogliendone la dimensione di finzione, Mariann la ex-moglie, ci appare vittima della alienazione prodotta dalla sua illusione di dominare il tempo con la tecnologia.
Una parete tappezzata di orologi rimanda al tema che fa da sfondo alle trasposizioni nostalgiche di Victor : per il regista il tempo ritorna: quello che successe al protagonista nel lontano 1974 viene rivissuto ora con pari forza emotiva.
Victor è tuttavia consapevole : egli sa di mescolare la finzione, il sogno e il “reale” ; egli intuisce come la finzione sia così contigua alla realtà comunemente intesa da mescolarsi con essa, condividendo le situazioni della fantasia con quelle del mondo fino al punto che allo spettatore sfuggono i riferimenti ai punti fissi della realtà.
Egli sa di mentire, ma proprio per questo è molto più vicino alla verità di Marianne convinta di seguire il giusto sentiero delle nuove scoperte.
È quindi il mescolarsi dei piani recitativi con quello reale che produce in definitiva il vissuto di Victor, cuciti insieme dai suoi sentimenti amorosi.
Sono loro che sfuggono ai copioni della sceneggiatura del set nostalgico, alla finzione ; è l’amore con la giovane attrice che apre all’imprevista, imponderabile autenticità.
L’amore è in definitiva ciò che invera tutti i piani del vissuto di Victor, sia quando esso è finzione sia quando, infrangendo le regole del set, pretende di farsi “reale”. È così che il film si fa pienamente umano e romantico.
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Giovani , poi il tempo ci porta nella senilità. Ma il tempo, che è circolare evidentemente, riconduce Victor di nuovo lì dove tutto aveva inizio. È il luogo dove l’amore è la sola dimensione reale.
Orologi appesi alla parete e
Nostalgia per un giorno glorioso del 1974 rivissuto non come consapevole finzione in un set predisposto apposta per lui.