Marguerite film regia Xavier Gianoli
Una ambientazione curata e coerente accoglie un tema ormai divenuto classico per il cinema . Un film sulla teatralità e quindi sul teatro della vita che si confonde con il palcoscenico .
Una riflessione teatrale sulla finzione nella vita reale che oscilla inconsapevole tra il sogno attivo e l’agire senza sogni .
Ma il film mette in scena le contraddizioni di un mondo onirico senza cedere a psicologismi, ma guardandolo per quanto di umano, sentimentale, grottesco e sublime può essere .
Il contrasto tra il classicismo ottocentesco e il dadaismo delle espressioni teatrali , tra l’architettura del castello di campagna e l’architettura moderna, anni venti , dell’ospedale, determinano il movimento delle atmosfere che accompagnano le vicende umane della protagonista .
Protetta inizialmente da un ambiente sociale chiuso e retrò che la incita a coltivare la sua passione per il canto per la quale non é portata, affronta via via un processo artistico nella Parigi libertina e anarchica degli anni venti con determinazione ma risultati deludenti .
Tristan Tzara scrisse : Dada non significa nulla. Dada è un prodotto della bocca, usato per designare quello che sarà, più che un movimento artistico omogeneo, uno spirito e un atteggiamento accomunante intellettuali di diversa estrazione nei confronti del fare e del pensare l’arte”.
E il personaggio di Marguerite diventa esso stesso una espressione Dada .
La messa in scena dell’incongruenza e del non -senso, immagine di un mondo appena uscito da una guerra incomprensibile e scosso nelle fondamenta dei suoi ideali ottocenteschi da una modernità che vuole chiudere con il passato , ma senza saper come e perché .
Se il dadaismo fa da sfondo ad una tensione che invita a risolvere la finzione di una cultura ottocentesca travolta dall’incipiente modernità e dai suoi sogni, la vicenda artistica di Marguerite ne é il traslato umano .
I sogni artistici della cantante sono resi possibili da un entourage che per ragioni diverse, talvolta meschine e talvolta nobili, la sostiene mediante finzioni di ogni genere .
Il sogno regge per una vita grazie alla finzione dell’ambiente .
Ma sogni e finzioni sono affini .
Sogni e finzione sono il contr’altare della realtà .
Si mescolano e ne sono modificati ed insieme generano quella che chiamiamo vita .